Dal 21 al 23 maggio si svolgerà a Roma, presso la Facoltà di architettura Roma Tre (sede Ex-Mattatoio di Testaccio), l’evento finale della Biennale dello Spazio Pubblico.
Giunta alla terza edizione in una veste rinnovata, l’iniziativa prevede il coinvolgimento di quattro Enti Promotori: Istituto Nazionale Urbanistica (INU), Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), Ordine degli A.P.P.C. di Roma e Provincia e INU Lazio, e di un prestigioso partner Internazionale UN-HABITAT, l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di insediamenti umani.
L’Università di Roma Tre è partner nazionale dell’iniziativa che si arricchisce anche di altre collaborazioni tra cui Forum PA, Cittalia-ANCI e Legambiente.
L’iniziativa si rivolge a cittadini, Amministratori, Enti e Istituzioni, invitati a partecipare ai 43 laboratori incentrati su tre temi cardine: la città disuguale, la rigenerazione urbana e la strada.
Nel corso della manifestazione saranno resi noti i vincitori del Premio “Viaggio nei Comuni delle buone pratiche”, riservato ai Comuni che hanno realizzato opere o attività classificabili come “buone pratiche”, riconducibili alle tre aree tematiche della Biennale 2015. Tra le novità di questa edizione una sezione dedicata ai Video e la presentazione di libri.
L’evento prevede la partecipazione di oltre 600 relatori in rappresentanza di Comuni, Associazioni culturali, Ordini professionali, professionisti ed esperti, Università italiane e straniere tra le quali:
La prospettiva dei tre temi cardine servirà a inquadrare le decine di laboratori, incontri ed eventi che, come ormai è tradizione della manifestazione romana, vogliono gettare luce sugli esempi e sulle buone pratiche nella creazione, nella valorizzazione e nella gestione degli spazi pubblici urbani.
Si segnalano, tra l’altro, due laboratori che intendono approfondire la tendenza innovativa che comincia a considerare la strada non più come mero luogo di passaggio ma come vero e proprio spazio pubblico da fruire, anche attraverso l’arte pubblica e performativa e adottando una pianificazione intelligente che valorizzi la mobilità sostenibile e a bassa velocità.
Previsti inoltre un focus sulle vie d’acqua urbane, potenzialità sia come infrastrutture che come fattori di costruzione di nuove identità, e un seminario sui metodi migliori per rigenerare il patrimonio pubblico dismesso tenendo conto delle esigenze dei residenti.
Previsto anche un approfondimento sulle potenzialità del collaborative mapping per favorire e implementare, con la partecipazione dei cittadini, la rigenerazione urbana dei luoghi.
Sulla stessa falsariga, oltre che su quella della Carta della Partecipazione presentata dall’INU assieme ad altre associazioni lo scorso dicembre, un laboratorio punterà ad tracciare un modello di pratiche da seguire, a disposizione di chi intenda attivare processi per la gestione “dal basso” dei beni comuni.
Un’attenzione particolare sarà dedicata alle periferie urbane nelle quali si sommano i problemi dl degrado fisico e sociale, per le quali è urgente attivare programmi integrati di rigenerazione incentivando i processi collaborativi, la multiculturalità partendo dalle scuole, l’inclusione sociale delle categorie svantaggiate.
L’INU in un seminario ad hoc affronterà il tema della resilienza nelle maggiori città italiane. Saranno trattati anche argomenti centrali come il consumo di suolo e il dissesto idrogeologico, in un convegno in cui interverranno tra gli altri i rappresentanti della Struttura di missione di Palazzo Chigi e il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. E non mancherà un laboratorio su come rendere più ospitali e accoglienti per i bambini gli spazi pubblici delle nostre città.
Filo conduttore delle iniziative organizzate dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, in collaborazione con numerose strutture territoriali e dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Roma è quello della rigenerazione urbana sostenibile. Il Riuso, infatti, s’interfaccia in maniera molto stretta con i processi di riqualificazione dello spazio pubblico che possono realizzarsi attraverso numerosi, e differenziati, progetti e interventi ai quali partecipano Pubbliche Amministrazioni e soggetti privati. Interventi che hanno la qualità come loro elemento fondante: essa riguarda, infatti, i responsabili della spesa pubblica, i progettisti, le imprese, il legislatore , così come la stessa collettività che deve essere messa in grado di partecipare in modo attivo, consapevole e responsabile alle scelte delle Amministrazioni.
La Biennale è per sua natura uno spazio pubblico quindi i laboratori e gli eventi connessi sono aperti a tutti i cittadini che desiderino ascoltare gli interventi previsti. L’ingresso alla manifestazione è gratuito.
Fonte: Ufficio stampa INU